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Non si può insegnare il teatro!
Ed io, infatti, non lo insegno.
. . . ci mancherebbe altro!
. . . lo racconto.
Racconto la mia esperienza, il mio gioco, i miei "furti", i miei sbagli, i miei successi
. . ."lascio che ascoltino gli applausi che ho sentito, propongo che vedano i maestri che ho guardato, permetto che tocchino le esperienze che ho abbracciato, suggerisco che gustino i teatri che ho baciato, auguro che odorino le atmosfere che ho respirato,
. . . e così, poi, sono IO il primo ad imparare . . . perché dopo un pò, quando il percorso comincia a "maturare", attraverso di loro:
"riascolto ciò che ho visto,
rivedo ciò che ho toccato,
ritocco ciò che ho gustato,
rigusto ciò che ho odorato,
riodoro ciò che ho sentito."
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